Come si trasporta un’opera d’arte?

La movimentazione delle opere d’arte e l’installazione presso i luoghi espositivi è un’attività estremamente delicata e complessa, poiché si trattano beni artistici dal valore culturale spesso inestimabile, ognuno dei quali richiede un intervento specifico e tecniche dedicate. Per soggetti pubblici o privati che necessitano questo tipo di servizio, rivolgersi ad un trasportatore specializzato significa poter operare nell’ottica della massima tutela dell’opera.

L'operatore logistico che movimenta l'arte contribuisce alla tutela e alla valorizzazione di un prodotto unico. Le specificità e il valore dell’oggetto d’arte da movimentare implicano la necessità di una logistica altamente specializzata, che preveda l’attenzione alla sicurezza nei più piccoli dettagli e la cura di un complesso progetto logistico. Progetto che è di volta in volta unico, come uniche sono le opere stesse; e anche se si trattasse di movimentare la stessa opera più volte, diversi sarebbero il luogo e il tempo di destinazione, le modalità di allestimento e di fruizione, e le altre attività connesse (oltre al trasporto, il deposito, l’imballaggio, la valutazione di rischio, l’assicurazione, le pratiche ministeriali e/o doganali). La peculiarità degli operatori di servizi logistici dedicati all'arte, quindi, si estrinseca nella loro elevata specializzazione: conoscenza e competenza rivolte alla tutela del bene culturale movimentato e, contestualmente, alla sua valorizzazione nell’esperienza di fruizione per il pubblico», commenta Alessandra Cozzolino, Professore Associato di Economia e gestione delle imprese nel Dipartimento di Management della Facoltà di Economia presso la Sapienza Università di Roma, dove insegna e conduce attività di ricerca in ambito di supply chain management, e attualmente impegnata proprio sullo studio del management culturale e della logistica dell’arte.

Quello che l’operatore logistico si trova a dover maneggiare è spesso un carico estremamente fragile e prezioso, il cui valore va ben oltre quanto espresso in termini economici. L’obiettivo primario di chi eroga questo tipo di servizio è proteggere l’opera nel corso delle operazioni, limitando il più possibile i rischi insiti nelle attività di ritiro, spostamento e installazione.

Per questo motivo, ogni bene richiede un intervento ad hoc che deve essere pianificato minuziosamente, con un piano operativo che viene studiato nel dettaglio. Al contempo, esperienza e competenza risultano cruciali per fare fronte ad imprevisti, affinché variazioni in corsa ed esigenze improvvise possano essere immediatamente gestite nel modo più idoneo.

«Si tratta», spiega la Prof.ssa Cozzolino, «di una logistica speciale e personalizzata, con soluzioni “su misura” realizzate ad hoc nell’ambito di una dettagliata progettazione, che può includere interessanti margini di innovazione. Innovazione che è richiesta per la risoluzione di specifiche esigenze gestionali ed organizzative, che possono manifestarsi nel momento progettuale, durante la realizzazione, oppure in risposta ad emergenze. Tali innovazioni possono riguardare strumenti, tecniche e processi, anche in ambito tecnologico e digitale».

Anche dotarsi di strumentazione all’avanguardia risulta essere quindi elemento indispensabile per limitare sbiaditure, macchie, impronte nonché possibili impatti, cadute, urti che possono causare rotture, usure e compromettere l’integrità dell’opera d’arte. Occorre prestare attenzione anche alla temperatura, all’umidità dell’aria, all’intensità della luce ed evitare un contatto con eventuali prodotti chimici che potrebbero alterare lo stato di conservazione del bene.

Per gestire adeguatamente il rischio, il trasportatore progetta e realizza imballi di qualità su misura, conformi cioè alle univoche caratteristiche tecniche di ciascuna opera, al peso e volume, nonché alla modalità di trasporto individuata (su strada, via aereo o mare). Si tratta di imballi costruiti con materiali certificati, ignifughi, impermeabilizzanti e all’occorrenza dotati di sistemi di climatizzazione per garantire il trasporto in totale sicurezza.

Per registrare tali parametri, il trasportatore d’arte provvede generalmente all’installazione di un Datalogger all’interno della cassa, al fine di condividere con il Cliente singolo o con il Museo Prestatore ed il Museo Ospitante una puntuale disamina dei parametri di temperatura e umidità che l’opera ha vissuto durante il suo transito. I risultati dei dati di registrazione del Datalogger vengono condivisi in tempo reale con tutte le Parti coinvolte affinché si possa analizzare con precisione il tipo di stress e condizione vissuto dall’opera durante il suo viaggio.